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CARLO VITALE

Carlo Vitale

(Milano, 1902 - Camogli, 1996)

Frequenta la Regia Accademia di Belle Arti di Milano negli anni 1920, 1921 e 1922 sotto la guida di Beltrame, Lentini e Palanti.

 

Nel 1925, a Roma, frequenta i corsi tenuti dal pittore novecentista Domenico Cucchiari all’Accademia di Scuola Libera e nel 1927 si trasferisce a Firenze per completare la sua formazione pittorica con Felice Carena all’Accademia di Belle Arti.
Al rientro a Milano apre il suo primo studio in Via Bronzetti, intervallando la sua attività italiana con frequenti soggiorni a Parigi. Lo studio é anche un luogo d’incontro per intellettuali e pittori, tra i quali: Renzo Bongiovanni Radice, Leonardo Borgese, Piero Gadda Conti, Antonello Gerbi, Mauro Reggiani, Ernesto Rogers, Mario Sironi e Fiorenzo Tomea.
Già nel 1924 si impone all’attenzione della critica e del pubblico ed é presente alla Biennale di Venezia ove espone ancora negli anni 1930, 1936, 1938 e 1950.
Come pittore, disegnatore e acquafortista partecipa alle mostre della Società Permanente dal 1922 al 1938 e dal 1955 al 1977; alle Sindacali Lombarde dal 1929 al 1938;  alle Quadriennali di Roma del 1935 e del 1948; alle Intersindacali di Firenze del 1933 e del 1936, di Torino nel 1935 e Napoli nel 1937.
E’ inoltre presente in numerose esposizioni italiane e internazionali.
Nel 1939 si trasferisce a Parigi dove frequenta la scuola di A.Lhote ed espone al Salon des Indépendants e al Salon des Tuileries. All’invasione delle truppe tedesche si rifugia a Berna per tutto il 1940, rientrando periodicamente in Italia. Nell’aprile del 1944 è costretto a trovare asilo, con la moglie Irma, nei campi profughi in Svizzera. Ritorna definitivamente in Italia nell’agosto del 1945 e riapre lo studio.
Nel vivace panorama artistico che caratterizza il dopo-guerra, Carlo Vitale inizia a svolgere una intensa attività espositiva presso numerose gallerie private in Italia (tra le quali Barbaroux, Bolzani, Cairola, Gavioli, Gussoni, Ranzini, Sagittario, Salvetti) e all’estero (in particolare Argentina e Brasile).
E’ presente nelle mostre collettive organizzate, fra le altre, dalla Famiglia Artistica Milanese, dalla Società Artistica e Patriottica.
Partecipa alla maggior parte delle esposizioni istituzionali, soprattutto quelle dedicate alla grafica; inoltre, incide e disegna su commissione di grandi complessi industriali e commerciali (Ansaldo, Michelin, RIV-SKF).
Negli anni ‘60 e ‘70 l’attività è sempre molto intensa. Collabora con diverse gallerie: Pirra (Torino), Galeasso (Asti), Ponte Rosso (Milano), L’Antenna (Dalmine), Carini (Milano), Della Torre (Bergamo) ed organizza mostre ad Helsinki ed a Rochester (USA).
Contemporaneamente a quell’artistica, Carlo Vitale ha svolto, fin dagl’anni ‘30, l’attività d’insegnamento, ripresa poi nel dopoguerra e terminata all’Accademia di Brera nel 1975.

 

Dal 1980 soggiorna per lunghi periodi a Camogli, località che ha ispirato tanti suoi quadri, dove si trasferisce definitivamente nel 1985 e vi muore l’8 marzo 1996.
I suoi quadri e le incisioni sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche quali: Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Galleria d’Arte Moderna, Milano; Quadreria dell’Ospedale Maggiore, Milano; Accademia di Brera, Milano; Castello Sforzesco, Milano; Galleria d’Arte Moderna, Carrara; Museo Civico, Riva del Garda; Museo Bezabel, Gerusalemme; Museo Civico, Lugano; Galleria Ricci-Oddi, Piacenza;Intesa Sanpaolo, Milano; Raccolta Sartori, Mantova.
Innumerevoli sono stati i premi ricevuti dall’artista e le pubblicazioni a lui dedicate.
In sede critica si sono occupati di Carlo Vitale, tra gli altri: Carlo Carrà, Orio Vergani, Lorenzo Camusso, Dino Villani, Ugo Nebbia, Felice Carena, Adalberto Rossi, Leonardo Borgese, Sergio Solmi, Nori Andreini Galli, Luigi Colombo, Raffaele De Grada, Nicoletta Colombo, Antonello Negri, Laura Bonazzoli, Stefano Fugazza, Mercedes Precerutti Garberi, Marina De Stasio, Matteo Fochessati, Claudia Cuzzoni e Debora Ferrari.